Limitare gli acari sui tappeti

Tenere puliti i tappeti è sempre una gran fatica. Oltre alla polvere, alle impronte lasciate dalle scarpe e alle eventuali macchie di caffè e sostanze che vi si versano accidentalmente, ci sono anche quei fastidiosi ospiti indesiderati. Se la vostra domanda è “come eliminare gli acari della polvere dai tappeti”, però, sappiate che non è possibile. Essi infatti sono presenti in ogni casa, anche nelle più pulite. Quello che però si può fare è limitarne il più possibile la proliferazione, restringendo così la possibilità di conseguenza sulla salute. Come fare allora per limitare gli acari sui tappeti? Ecco i consigli dei nostri esperti.

5 step per limitare gli acari sui tappeti

  1. Far prendere aria e luce alla casa ogni giorno
    Se c’è una cosa che infastidisce questi piccoli artropodi, è proprio la presenza di luce e aria. Aprire le finestre costantemente è sicuramente il primo passo per limitare la presenza di acari sui tappeti ed in generale nella casa.
  2. Battere e aspirare i tappeti almeno una volta alla settimana
    In questo modo si elimina la polvere, ovvero il principale nutrimento degli acari. Essi infatti si nutrono di pelle morta e residui organici e, se non trovano cibo, proliferano molto meno.
  3. Togliere sempre le scarpe prima di entrare in casa
    Camminare con le scarpe in casa è una pessima abitudine, e lo è ancor di più se si cammina sui tappeti. La quantità di batteri e residui organici che le scarpe possono veicolare dall’esterno fin dentro casa è impressionante, perciò il consiglio è di camminare solo con ciabatte pulite o calze antiscivolo.
  4. Lavare i tappeti almeno una volta al mese
    I metodi per lavare il tappeto variano in base a molti fattori e la prima cosa da fare è leggere le istruzioni di lavaggio contenute nell’etichetta. In ogni caso, che si possa mettere in lavatrice, che vada lavato a secco o con il vapore, la pulizia del tappeto è una cosa da ripetere almeno una volta al mese.
  5. Tenere pulito anche l’ambiente circostante
    Passare l’aspirapolvere e garantire un riciclo costante dell’aria negli ambienti circostanti è essenziale per evitare che proliferino gli acari nei tappeti. Briciole, peli ed altri residui provenienti dalle zone limitrofe al tappeto, infatti, sono una vera festa per i piccoli ospiti a otto zampe!

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Come conservare i tappeti per l’estate

Arriva il caldo e il caldo tappeto non sembra più tanto allettante. A chi è che non fa piacere camminare scalzi, sentendo sotto i piedi il fresco del pavimento? Tuttavia se riposto male, il tappeto può rovinarsi durante la stagione estiva lasciandoci una spiacevole sorpresa quando andremo a riprenderlo. Ecco allora come conservare i tappeti per l’estate in modo da preservarne la bellezza.

Conservare i tappeti: 3 consigli per proteggerli

Ecco nel dettaglio cosa si può fare per proteggere i tappeti nei periodi di inutilizzo.

  1. Pulirli a fondo
    Se ti stai chiedendo come conservare i tappeti per l’estate, sappi che il primo passo è quello di pulirli per bene. Il caldo estivo e l’inutilizzo andranno infatti a favorire la proliferazione di batteri e muffe che rischiano di rovinarlo irreparabilmente. Un tappeto pulito in profondità renderà sicuramente l’ambiente più ostile a questi sgradevoli ospiti.
  2. Evitare di piegarli
    L’ideale sarebbe riporre i tappeti in piano così da lasciare rilassate le fibre. Spesso però non è possibile per mancanza di spazio ed allora il consiglio è quello di arrotolarli. Per un risultato migliore si può arrotolarli attorno ad un tubo di cartone o di altri materiali ma, in ogni caso, la cosa importante è stare attenti a non formare alcun tipo di piega.
  3. Proteggerli senza soffocarli
    A molte persone, con l’intento di proteggere i tappeti, viene spontaneo coprirli con un telo di plastica. In realtà questa pratica, sebbene li protegga dalla polvere, non è affatto consigliabile dal momento che trattiene tutta l’umidità all’interno delle fibre, impedendo loro di respirare. L’ideale è coprirli con della carta da pacco o, in alternativa, dei fogli di giornale che eviteranno l’accumulo di polvere lasciando passare l’aria.

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3 errori comuni nella pulizia dei tappeti

La pulizia dei tappeti è un’operazione da eseguire costantemente. Lo sa bene chi ama i propri tappeti: tra polvere, peli di animale, capelli, eventuali macchie e… chi più ne ha più ne metta, tenere il tappeto pulito è sempre una lotta. Tuttavia un eccesso di zelo può portare a volte a fare dei danni. Quali sono i principali errori da evitare?

Ecco i tre errori più comuni nella pulizia dei tappeti

  1. Ignorare l’etichetta
    Può sembrare scontato eppure leggere l’etichetta prima di procedere con la pulizia è davvero molto importante. È proprio lì infatti che si trovano le istruzioni fondamentali su come procedere: si possono lavare in lavatrice? Quali detersivi si possono utilizzare? È consigliabile o meno l’uso dell’asciugatrice? Entro quali temperature?
    Si tratta di informazioni molto importanti che vengono fornite dal produttore proprio per non mettere a rischio le fibre di cui il tappeto è composto. E se l’etichetta non c’è? In tal caso, provate a verificare sul sito del produttore cercando il modello del vostro tappeto. Se proprio non è possibile reperire alcuna informazione, allora osservate bene il tessuto e cercate di farvi un’idea sulla sua composizione.
  2. Non spolverare adeguatamente
    Uno dei maggiori problemi legati alla pulizia del tappeto è l’accumulo di polvere e materiale organico. Se non si procede ad una totale eliminazione prima del lavaggio, tali residui si impasteranno con i liquidi (acqua o detersivo) formando una fanghiglia che, invece di venir via, penetrerà in profondità nelle fibre.
  3. Lasciare il tappeto bagnato
    Lavare il tappeto è importante ma solo se si ha la possibilità di farlo asciugare adeguatamente. Se il tappeto è lavabile in acqua, procedete pure con il lavaggio ma accertatevi che prima di rimetterlo in uso esso sia completamente asciutto. Pensare che “tanto si asciugherà una volta messo a terra” è un grave errore, dal momento che l’umidità favorirà la formazione di batteri e muffe.

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Lavaggio tappeti a domicilio: come funziona il trattamento ad intrusione ed estrazione

I tappeti sono un elemento indispensabile nell’arredamento, sia domestico sia di uffici ed aziende. Tuttavia, se non trattati correttamente, possono diventare un ricettacolo di batteri. Per questo motivo è importante effettuare una pulizia approfondita delle fibre ed uno dei metodi più efficaci per il lavaggio tappeti a domicilio è il trattamento ad intrusione ed estrazione.

Ecco perché oggi vi proponiamo un approfondimento su questo metodo professionale di pulizia profonda dei tessuti che, se effettuato con una certa regolarità, garantisce un’igiene ed una durata ottimi.

Perché è così efficace

Il trattamento ad intrusione ed estrazione è un metodo efficace per rimuovere lo sporco che si annida nelle fibre interne dei tappeti. Viene effettuato a domicilio e lascia le fibre rigenerate oltre che, se si rispettano i tempi di riposo, perfettamente asciutte evitando la formazione di muffe e funghi all’interno.

Rispetto ai metodi di pulizia più tradizionali, il tessuto viene lavato dall’interno ed il risultato è quello di fibre igienizzate, migliorate nell’aspetto e preservate dall’usura.

Come funziona il trattamento ad intrusione ed estrazione

Il trattamento viene effettuato secondo cinque fasi. Ciascuna di esse è importante e perché il risultato sia eccellente è importante che vengano fatte non solo con attrezzature professionali ma anche da personale qualificato.

1 – Osservazione della fibra

Le fibre che compongono i tappeti possono essere:

Dopo essersi accertati del tipo di fibra, così da poter utilizzare i prodotti adatti, si procede con una serie di prove per accertarsi che non venga via il colore e che il tessuto sia resistente al trattamento.

2 – Aspiratura

Prima di procedere con il trattamento vero è proprio, è importante aspirare le polveri e lo sporco più volatile. In questo modo si eviterà di prolungare inutilmente le fasi successive stressando le fibre.

3 – Insaponatura

Attraverso un attrezzo chiamato atomizzatore si procede, per strisce parallele, alla distribuzione di una soluzione detergente. Essa si compone principalmente di acqua e disinfettanti e viene iniettata in profondità per andare ad agire dall’interno.

4 – Riposo

Questa fase è molto importante perché permette ai prodotti di agire, distruggendo una percentuale altissima di patogeni (come acari, batteri, funghi e spore, muffe, virus…). Secondo il tipo di fibra ed i detergenti utilizzati, può richiedere un numero diverso di minuti. Durante il riposo, inoltre, è importante osservare bene la superficie per accertarsi che non vi siano macchie che richiedono un trattamento più specifico.

5 – Risciacquo

L’ultima fase si effettua con una macchina a due serbatoi. In una vasca si spinge l’acqua pulita in profondità attraverso pompe ad alta pressione per rimuovere i detergenti e lo sporco, nell’altra si aspira l’acqua sporca. Il serbatoio dell’acqua sporca è dotato di un sistema che verifica la qualità dell’acqua aspirata, così da poter procedere finché questa non risulta completamente pulita.

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Smacchiare il tappeto: una guida di emergenza per i diversi tipi di macchie

Anche per chi è sempre attento alla pulizia dei propri tappeti l’incidente è sempre dietro l’angolo. Sebbene per ottenere risultati ottimali la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad un professionista, ci sono dei casi in cui è bene smacchiare il tappeto per tempo. Il cane ha pensato bene di farla sul tappeto? Vostro figlio ha rovesciato la sua bibita? Del vino rosso è caduto inavvertitamente sul tappeto? Niente panico! Ecco come intervenire sui diversi tipi di macchia!

Bibite zuccherate

Per eliminare i residui di zucchero che risulterebbero appiccicosi la prima cosa da fare è asciugare la macchia. Procedete con abbondante carta da cucina continuando a cambiarla e a tamponare finché non vi sia più liquido da assorbire. A questo punto iniziate a strofinare leggermente con una spugnetta imbevuta di acqua tiepida e sapone di Marsiglia o di Aleppo. In alternativa, andrà bene anche del sapone neutro per le mani. Dopo aver insaponato procedete al risciacquo utilizzando la medesima spugnetta imbevuta di acqua e strofinando in maniera leggera, ripetutamente finché non farà più schiuma. Eliminate l’acqua in eccesso con un asciugamano pulito e lasciate che si asciughi naturalmente.

Birra, vino o caffè: un osso duro per smacchiare il tappeto

Anche in questo caso la prima cosa da fare è asciugare. Il rischio di queste macchie, tuttavia, è che i tannini e le sostanze altamente coloranti presenti possano creare delle macchie permanenti. Un ottimo espediente è il sale fino: cospargete l’intera macchia col sale e tamponate leggermente per far sì che assorba il più possibile poi, quando il sale risulterà colorato, rimuovetelo e ripetete l’operazione. Andate avanti così finché la macchia non rilascia più colore, poi procedete con il lavaggio come per le macchie di bibita.

Escrementi di animali o bambini

La prima cosa da fare è eliminare gli escrementi solidi e rimuovere i residui liquidi tamponando con abbondante carta assorbente. A questo punto si può procedere al lavaggio: con una spugna imbevuta di acqua calda e sapone per i piatti tamponare e risciacquare numerose volte. Una volta terminato il lavaggio si può procedere con l’igienizzazione: tamponare accuratamente la macchia con una soluzione di acqua e acido citrico o acido acetico (limone, aceto di vino bianco, aceto di mele o aceto di riso) diluita al 15%. Per avere un risultato ancora migliore, si può procedere all’eliminazione degli odori applicando, dopo che la macchia sarà completamente asciutta, del bicarbonato da lasciare agire tutta la notte.

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La guida definitiva sui tappeti

Tappeti persiani, tappeti in fibra naturale di origine animale, tappeti in fibra naturale di origine vegetale, tappeti sintetici, lavorati a mano, intrecciati… a volerli elencare tutti non si finisce più! Ma, a prescindere dalla tipologia, i tappeti sono amati da tutti. Negli ultimi mesi, sul nostro blog abbiamo pubblicato articoli di ogni genere sull’argomento ed allora oggi, con questo articolo, vogliamo fare molto di più: desideriamo offrirvi la guida definitiva sui tappeti che stavate proprio cercando!

Una guida facile e completa

In questo articolo esploreremo e raccoglieremo tutti i contenuti sui tappeti sviscerati fino ad oggi, per offrivi una guida completa e di facile consultazione. Volete sapere cosa si intende con il termine “tappeto di pregio? La soluzione è proprio qui! Vi interessano metodi efficaci per la pulizia del tappeto? Abbiamo parlato anche di questo! Siete interessati a scoprire le differenze tra i tappeti persiani, tibetani o indiani? Scorrete nell’elenco qui di seguito per trovare tutto questo e molto di più!

Tappeti: la guida definitiva

Come annunciato, ecco a voi l’elenco di tutti gli argomenti che compongono la nostra guida definitiva sui tappeti. Scorrete l’elenco, scegliete l’argomento che più vi aggrada e più vi è utile e immergetevi nella lettura!

Chiedi un preventivo

Se la nostra guida vi ha colpito positivamente, continuate a seguire il nostro blog. Di volta in volta pubblichiamo nuovi ed interessanti articoli sul mondo dei tappeti. Noi di Aurora Cleaning siamo un’impresa di pulizie specializzata con oltre vent’anni di esperienza. Siete interessati ad uno dei nostri servizi di pulizia? Ssappiate che potete chiedere subito e in qualsiasi momento un preventivo senza impegno cliccando proprio qui.

Tappeti di pregio: cosa si intende con questa espressione?

Su questo blog, parlando della pulizia e igienizzazione delle fibre, abbiamo spesso fatto riferimento ai tappeti di pregio. Ma cosa si intende esattamente con questa espressione?

Le caratteristiche che definiscono i tappeti di pregio

Fermo restando che ogni tappeto ha le sue caratteristiche che è necessario conoscere per poter rispettare le fibre in fase di lavaggio, quando si parla di tappeti di pregio (tendenzialmente più delicati) ci si riferisce a tappeti che hanno le seguenti caratteristiche.

  1. La manifattura artigianale: i tappeti più pregiati sono quelli che, come i classici tappeti persiani, vengono annodati a mano. La loro realizzazione richiede infatti un lungo lavoro che li rendono unici per via di particolari come la rifinitura sul bordo e le frange che si creano dai fili dell’ordito.
  2. L’utilizzo di fibre naturali: per la lavorazione manuale dei tappeti migliori si utilizzano solo fibre naturali come cotone o lana. Cosa che invece non sempre avviene in quelli creati a macchina che, inoltre, hanno nella loro composizione anche gomme utilizzate per compattare il tessuto.
  3. Il disegno visibile sul retro: i tappeti di pregio hanno il disegno che, oltre ad essere bello e chiaro sul fronte, lo è anche sul retro. Questa caratteristica è tipica dei tappeti lavorati a mano.
  4. Lo spessore: i tappeti più pregiati sono anche i più spessi.
  5. La provenienza da Paesi che vantano una tradizione nella produzione dei tappeti: ci riferiamo non solo all’Iran ma anche a Tibet e Paesi dell’Asia Centrale. Tappeti provenienti invece da Cina, Turchia, Egitto e Belgio sono solitamente annodati a macchina.

Possiedi un tappeto pregiato e cerchi un servizio professionale per la manutenzione?

Quando si possiede un tappeto di pregio è importante dedicare del tempo per una corretta pulizia e manutenzione. Noi di Aurora Cleaning siamo abbiamo un personale altamente qualificato ed una consolidata esperienza di oltre vent’anni. Contattaci ora per un preventivo gratuito e senza impegno!

Pulizia professionale dei tappeti: come funziona il nostro servizio

Chi ama avere una casa pulita, a prescindere dalle dimensioni, sa bene quanto sia importante effettuare con regolarità una pulizia professionale dei tappeti. Un servizio professionale infatti non si limita alla rimozione delle macchie e dello sporco esterno ma penetra in profondità garantendo l’igiene di tutto l’ambiente. Ma qual è la procedura che viene seguita?

Quali sono le operazioni effettuate durante una pulizia professionale dei tappeti

Durante questo tipo di servizio si eseguono una serie di operazioni volte a pulire e sanificare il tappeto, con l’obiettivo di rendere le fibre completamente igienizzate pur rispettandone la natura e le qualità estetiche.

  1. Rimozione dello sporco superficiale: il tappeto viene battuto su tutta la superficie e su entrambi i lati per eliminare lo sporco più esterno come i residui di pelle umana e i peli di animale.
  2. Aspirazione della polvere: attraverso l’uso di attrezzature professionali si procede all’aspirazione della polvere in profondità, eliminando anche i granelli più penetrati.
  3. Pulizia profonda delle fibre: attraverso l’uso di attrezzatura professionale si procede, con il metodo ad iniezione ed estrazione, alla disinfezione e sanificazione delle fibre, sciogliendo lo sporco incrostato all’interno per poi “risucchiarlo” all’esterno.
  4. Asciugatura: il tappeto viene asciugato completamente a temperature idonee per il rispetto delle fibre evitando che vi rimanga dell’umido intrappolato, che potrebbe renderlo un habitat ideale per muffe e batteri.
  5. Rifinitura: l’ultima fase prevede l’applicazione di deodoranti e il trattamento antiacaro, con l’obiettivo di mantenere il tappeto pulito nel tempo.

Quanto dura la pulizia professionale dei tappeti

La pulizia dei tappeti prevede una serie di operazioni che variano in base ad una serie di parametri. In particolare, ad influire sulle tempistiche sono la grandezza del tessuto e la tipologia di fibra. Se tappeti più sottili e sintetici possono essere trattati più in fretta, infatti, per tappeti più spessi e con fibre naturali, magari colorate e lavorate a mano, il tempo del trattamento è sicuramente più lungo.

Quanto costa il servizio?

Proprio come per il tempo impiegato, anche il costo del servizio può variare in base ad una serie di fattori. Il consiglio è sempre quello di richiedere un preventivo così da farsi un’idea dettagliata. Noi di Aurora Cleaning siamo a disposizione per fornirvi una consulenza preliminare gratuita e senza alcun impegno: contattaci ora!